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Riassunto

Un’Euroregione è una struttura di cooperazione transnazionale tra due o più territori collocati in diversi paesi dell’Unione Europea (per esempio una regione italiana e una regione francese) o del continente (per esempio una regione italiana e un cantone svizzero). La cooperazione ha per obiettivo la promozione degli interessi comuni delle popolazioni che abitano nei territori di confine. Le Euroregioni devono essere riconosciute dagli stati nazionali interessati e la loro capacità di operare coincide con quella delle amministrazioni locali che le costituiscono. Le loro caratteristiche, il loro statuto e il loro funzionamento non sono sempre gli stessi ovunque. Attualmente si contano più di 60 euroregioni distinte in 4 tipologie principali.

Il modulo fornisce le informazioni essenziali per conoscere la costruzione regionale europea. Si parte dai documenti ufficiali, il Protocollo aggiuntivo alla convenzione quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera delle collettività (Strasburgo 1995) e la risoluzione del Parlamento Europeo approvata l’1.12.2005, che definiscono le caratteristiche giuridiche della cooperazione regionale, per arrivare a degli esempi di cooperazione. A parte il caso della Grande Région, che riunisce le regioni di quattro stati dell’Europa centrale (Vallonia, Lussemburgo, Renania-Palatinato, Lorena e Sarre – Meuse) , il focus è sull’Italia.

L’argomento non è solitamente sviluppato nei manuali scolastici italiani, dove si parla genericamente di Europa delle regioni, senza specificare esattamente di cosa si stia parlando. Il modulo vorrebbe colmare questa lacuna, sollecitando l’attenzione degli studenti 1. sulla formazione di organismi transnazionali con lo scopo di gestire meglio il territorio; 2. sulla costruzione / decostruzione dei confini interni all’Europa; 3. sulla storia della cooperazione regionale europea.

Obiettivi Concettuali

  • Approfondimento della nozione di territorio
  • Comprensione delle dinamiche della costruzione europea
  • Comprensione delle nozioni di cooperazione transfrontaliera
  • Comprensione del concetto di “trans nazionalità”
  • Consapevolezza della costruzione storica dei confini
  • Consapevolezza delle diversità interne a uno stato-nazione

Obiettivi Metodologici e Competenze

  • Leggere e capire un documento giuridico europeo
  • Descrivere le caratteristiche comuni all’interno di un territorio transfrontaliero (caratteristiche fisiche, paesaggi, reti di comunicazione, organizzazione economica, organizzazione amministrativa)
  • Analizzare la dinamica tra resistenze e impulsi alla cooperazione tra regioni europee (le spinte sono bottom-up o top-down, quali sono le resistenze poste dagli stati nazionali, quali bisogni delle popolazioni residenti traggono vantaggio da una cooperazione transfrontaliera?)

Proposta di Attività

  1. Ricerca dei documenti giuridici che fondano le attuali regioni italiane
  2. Scegliere una regione italiana di confine (ad esempio il Friuli Venezia-Giulia o il Trentino Alto-Adige) e ripercorrere al contrario l’evoluzione delle sue frontiere fino al 1815
  3. Scegliere una regione italiana non posta al confine (ad esempio l’Emilia-Romagna, la Toscana, il Lazio, la Basilicata) e ripercorrere al contrario l’evoluzione delle sue frontiere fino al 1815
  4. Scegliere uno stato membro dell’UE (ad esempio la Germania, la Francia, la Spagna) e studiarne l’organizzazione regionale interna
  5. Cercare sul web il sito dell’associazione europea delle regioni e scriverne una presentazione che tenga conto della storia, struttura, missione e attività in corso. Poiché è possibile la consultazione in più lingue, è possibile utilizzare questa attività per rinforzare le competenze linguistiche.

Altre Informazioni e Elementi Interdisciplinari

In Europa la cooperazione transfrontaliera e interregionale ha una tradizione storica, culturale e economica radicata. L’inizio va ricondotto alle iniziative del Consiglio d’Europa tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60. L’idea portante è quella di vedere il confine non più come una frattura, bensì come un luogo di incontro e costruzione di progetti comuni.

La cooperazione transfrontaliera, alla base dell’Euroregione, ha altri due obiettivi. Prima di tutto, quello di rompere l’isolamento tipico di molte regioni di confine, soprattutto quelle nelle aree montane o insulari, facendole entrare in una rete di relazioni fertili. In secondo luogo, delegare la soluzione dei problemi specifici di queste aree alle popolazioni residenti. La partecipazione delle élites locali al processo decisionale, e il conseguente decentramento amministrativo, possono infatti contenere le rivendicazioni e le degenerazioni autonomistiche diffuse oggi un po’ in tutti i paesi europei.

Dal punto di vista dell’UE, la cooperazione transfontaliera e interregionale è utile per la promozione del mercato interno e per avvicinare l’Europa ai cittadini.

L’euroregione è forma più avanzata della cooperazione transfrontaliera. Si tratta di un accordo stategico di cooperazione tra enti pubblici e privati esistenti che può assumere diverse forme giuridiche. L’obiettivo è quello di valorizzare le potenzialità di territori confinanti, molto spesso simili dal punto di vista geo-fisico e culturale, sviluppando dei progetti comuni per facilitare il movimento delle persone, delle merci e dei servizi.

Le euroregioni, qualsiasi sia la forma giuridica che si sono date, condividono tutte alcune caratteristiche: sono permanenti, hanno un’idenità separata da quellaa degli stati nazionali di appartenenza, hanno risorse amministrative e finanziarie proprie (sebbene non possano ricorrere all’imposizione fiscale) e meccanismi decisionali interni. Le forme giuridiche sono le seguenti:

  • comunità di lavoro senza personalità giuridica (esempio ALPE-ADRIA)
  • associazione senza scopo di lucro
  • gruppo europeo di interesse economico (GEIE)
  • gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT – esempio MEDALP)

La differenza sostanziale è tra euroregioni con personalità giuridica, “le quali dispongono di poteri esecutivi distinti da quelli delle singole unità amministrative locali e regionali che la compongono (GECT), e quelle senza personalità giuridica, le cui funzioni sono complementari rispetto alle decisioni di politica transfrontaliera adottate dalle autorità locali e regionali che ne fanno parte (Comunità di lavoro).” (M.Mascia, Euroregioni, confini che uniscono 3.4.2010, in http://www.tonioloricerca.it)

L’evoluzione naturale degli accordi di cooperazione transfrontaliera è quella del GECT, poiché, in questo modo, le euroregioni assumono la personalità giuridica che consente loro di superare le difficoltà organizzative che derivano da procedure e regolamenti nazionali nonché dai problemi posti dall’attribuzione delle competenze amministrative.