Professore | Studente

4. Italiani a Ellis Island nelle fotografie di Lewis Hine

Presentazione

Questa fotografia è stata scattata dello statunitense Lewis Hine (1874-1940) che nel primo decennio del Novecento ritrasse l’arrivo di migliaia di migranti che sbarcavano ad Ellis Island, nel porto di New York.

Inizialmente riferita ad un gruppo di immigrati italiani, è diventata nel corso del tempo un’immagine-simbolo della condizione di migrante agli inizi del Novecento.

Domande

  1. Chi era Lewis Hine?
  2. Cos’era Ellis Island e perché Hine scattò proprio lì tante fotografie?
  3. Cosa rappresenta questa fotografia? (notare le presenze e le assenze).
  4. La fotografia ha un titolo?

Cercare risposte alle domande nella visualizzazione "profesore".


Descrizione e Analisi

Nelle pubblicazioni di divulgazione storico-geografica, come nei manuali scolastici, si fa ampio uso di immagini; tra esse la fotografia è fondamentale per la presentazione di fatti dell’ età contemporanea. E’ dunque necessario attrezzare gli studenti ad analizzarla e interpretarla, ponendole le stesse domande che si pongono a qualsiasi altro tipo di fonte.

Questa fotografia è opera di Lewis Hine (1874-1940), uno dei maggiori fotografi sociali americani, che ha dato alle sue opere il carattere di informazione e di denuncia. Nel primo decennio del Novecento egli concentrò la sua attenzione sull’arrivo dei migranti che sbarcavano ad Ellis Island, la dogana nel porto di New York, diventata il punto obbligato di passaggio per gli immigrati in arrivo negli USA dopo che il governo federale aveva assunto il controllo dei flussi immigratori. Proprio l’imponente numero di arrivi fece di questa ‘stazione’ uno dei simboli mondiali delle migrazioni.

Spesso Hine associava alle sue foto una didascalia, convinto che le parole unite all’immagine potessero avere una importante funzione esplicativa. Il titolo di questa del 1905 recita “Immigrati italiani ad Ellis Island”. Le espressioni preoccupate dei visi dei protagonisti trovano risposta nella didascalia che accompagna la foto: “La perdita dei bagagli”. Ecco perchè questa famiglia appare preoccupata: in mezzo alle migliaia di persone e oggetti, fra individui che parlavano una lingua sconosciuta, la ricerca delle valigie – in cui gli emigranti avevano tutti i loro beni - diventava ardua, e doveva esserlo ancor di più per una donna con tre figli piccoli. Manca infatti nel quadro la figura del padre: potrebbe essere andato cercare i bagagli smarriti, potrebbe essere già in America (venuto prima, da solo, per verificare la possibilità di lavoro), potrebbe essere trattenuto in un’altra parte di Ellis Island (per i controlli sanitari e giuridici), potrebbe anche essere morto e la donna sarebbe quindi una vedova . La macchina fotografica fissa la scena di una famiglia incompleta in un contesto problematico.

Questa fotografia è stata più volte pubblicata col titolo generico di “Gruppo di immigrati”, didascalia accettata dall’autore e volutamente neutra, priva di specificazioni. Proprio la mancanza di indicatori in una foto di Hine, generalmente attento all’efficacia informativa aggiuntiva delle didascalie, ha fatto pensare che possa essere assunta a simbolo della condizione di immigrato negli USA dei primi del Novecento e ciò ne ha fatto un’icona dei processi migratori.

Links