Professore | Studente

5. Altri esempi di euroregione ai confini italiani: Villa Manin, Tirolo - Alto Adige - Trento, Comunità di lavoro ALPE ADRIA

Presentazione

Euroregione senza confini - Il progetto di costruire un’euroregione che comprendesse l’area dell’Alto Adriatico inizia nel 2005 e si concretizza il 17 novembre 2009 in una dichiarazione di intenti siglata da Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Carinzia e le contee croate dell’Istria e della Litoraneo-Montana. Il nome con cui è spesso indicata l’euroregione, Villa Manin, prende il nome dalla villa di Passariano in provincia di Udine dove furono firmati tanto la dichiarazione di intenti, nel 2005, che l’accordo di collaborazione del 2009. Nel GECT – che si chiama “Euroregione sena confini” - sono al momento entrate solo le due regioni italiane e la Carinzia (l’Austria ha approvato il GECT con la legge Kärntner EVTZ Gesetz del 18 dicembre 2008 mentre l’Italia ha provveduto con la Legge 88 del 7 luglio 2009). La cooperazione con Slovenia e le due regioni croate è attiva, ma non ancora formalizzata nel GECT.

Euregio Tirolo Alto Adige Trento – Il progetto di creare questa euroregione, che comprende un’area storicamente unita e prevalentemente di lingua tedesca, nasce nel 1991 con una risoluzione delle assemblee legislative di Bolzano, Tirolo, Trento e Vorarlberg per una più intensa collaborazione transfrontaliera.

Due anni dopo, il 2 giugno 1993, gli stessi soggetti riuniti in seduta congiunta a Innsbruck, deliberano la collaborazione interregionale transfrontaliera degli enti locali che si traduce, nel 1998, in un’intesa di cooperazione nel quadro di un’euroregione. Il documento più importante è il cosiddetto “Manifesto delle Alpi”, del 2001, in cui vengono fissati “gli obiettivi concreti ed i provvedimenti da adottare nei settori dell’agricoltura e delle foreste, della tutela della natura, del turismo, dell’insediamento delle imprese, dei trasporti, dell’istruzione, della formazione e ricerca e della cultura, formulando allo stesso tempo i principi per una loro attuazione.”

Alpe Adria - La Comunità di Lavoro Alpe-Adria fu fondata il 20 novembre 1978 a Venezia da Baviera, Friuli-Venezia Giulia, Carinzia, Croazia, Austria Superiore, Salisburgo (osservatore attivo), Slovenia, Stiria e Veneto.

Il “Protocollo d’intesa“ ha creato un’organizzazione con compiti ed obiettivi chiaramente definiti.

Al momento la Comunità di Lavoro Alpe-Adria contiene 10 membri: Baranya, Burgenland, Friuli-Venezia Giulia, Carinzia, Croazia, Lombardia, Slovenia, Stiria, Vas, Veneto. Il territorio di Alpe-Adria abbraccia una superficie di 172.405 km² ed è la patria di circa 24,3 milioni abitanti. I dati sono stati ripresi dal sito della comunità, che si discostano di poco da quelli dati da wikipedia (190.423 km² per circa 26 milioni di persone).

Domande

  1. Spiegare la differenza tra lo statuto dell’”Euroregione senza confini” e la Comunità di lavoro Alpe Adria.
  2. Indicare da quali regioni ciascuna delle tre aree di cooperazione transfrontaliera è composta.
  3. Cercare sul web una cartina dell’area transfrontaliera tra Italia, Austria, Germania, Slovenia e Croazia e tracciare i confini prima e dopo la I guerra mondiale (1914 e 1919); prima e dopo la II guerra mondiale (1939 e 1945)

Cercare risposte alle domande nella visualizzazione "profesore".


Descrizione e Analisi

L’”Euroregione senza confini”, così come l’euroregione Alpi Mediterraneo è un GECT, cioè un organismo di diritto pubblico il cui statuto e funzioni sono sancite dalle leggi di ciascuno stato.

La Comunità di Lavoro Alpe Adria, a differenza del GECT, non ha personalità giuridica, cosa che ne limita l’operatività. Il suo territorio è sensibilmente più vasto rispetto a quello di un GECT.

Contesto geografico/storico

Euroregione senza confini (Villa Manin)

Le finalità dell’euroregione sono contenute nell’art. 6 della DGRV (delibera della regione Veneto) 1212 /2010 e consistono nel favorire lo sviluppo equilibrato, sostenibile e duraturo nonché l’integrazione e la coesione economica, sociale e culturale del territorio, come definito all’articolo 4, nella prospettiva di rafforzare la coesione tra i cittadini e i territori, e la competitività dell’intera area. Per il raggiungimento delle finalità di cui al comma 1 il GECT individua e attua una strategia condivisa relativa all’ armonizzazione dello sviluppo economico e sociale del territorio, all’utilizzo e conservazione delle risorse naturali, allo sviluppo coordinato del sistema delle infrastrutture materiali e immateriali e della logistica, alla promozione dell’innovazione.

L’euroregione comprende un’area che nel corso dell’800 ha condiviso il governo asburgico. Il Veneto, nel 1814, diventa parte del neonato Regno del Lombardo-Veneto concepito dal cancelliere Metternich nella sua costruzione dei confini al Congresso di Vienna. Il Veneto sarà governato dall’Austria fino al 1866, data della sua annessione al Regno d’Italia.

L’attuale Trentino- Alto Adige ha sempre fatto parte del Tirolo, regione che fu possedimento degli Asburgo quasi ininterrottamente fino al 1918. I suoi confini subirono delle variazioni durante le conquiste napoleoniche, quando la regione fu scissa tra Austria, Baviera e quel Regno d’Italia creato da Napoleone. In questo periodo viene coniato il termine Alto Adige (Haut- Adige), che indicava però prevalentemente il Trentino. Nel 1813, l’intera area passa nuevamente all’Austria. Fu solo dopo la I guerra mondiale che l’Italia , in virtù dell’Accordo di Londra, si annesse il territorio fino alla conca di San Candido, che coincide con lo spartiacque alpino.

La Slovenia è sempre stata anch’essa feudo degli Asburgo, fino alla creazione da parte di Napoleone delle Province Illiriche, un’esperienza che termina rápidamente con il ritorno degli Asburgo nel 1813. Dopo la I guerra mondiale, la parte occidentale è annessa al Regno d’Italia con il nome di Venezia-Giulia e passa alla Repubblica Jugoslava nel 1945, al termine della II guerra mondiale.

L’area istriana che partecipa alla cooperazione, pur non essendo ancora inserita nel GECT, cone del resto non lo è finora la Slovenia, ha seguito le vicende della Repubblica Veneziana. Regione veneta fino al 1797, quando Napoleone, con il trattato di Campoformio, cede all’Austria l’intero territorio della Serenissima, viene divisa tra Regno d’Italia e Jugoslavia dopo la I guerra mondiale. Passa interamente alla Jugoslavia dopo la sconfitta dell’Italia nella II guerra mondiale.

La città di Trieste, che dovrebbe diventare la città “capitale” dell’euroregione, alla fine della II guerra mondiale fu occupata per un breve periodo dall’esercito jugoslavo. IL 12 giugno 1945 passò sotto il controllo alleato, ma la questione triestina fu risolta soltanto nel 1954 con il Memorandum di Londra, firmato da Stati Uniti, Regno Unito, Italia e Jugoslavia.

Confine dell’impero austro-ungarico nel 1850 Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: Confine dell’impero austro-ungarico nel 1850.
La divisione della Venezia Giulia in due zone (A- alleata e B- jugoslava) dopo la II guerra mondiale Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: La divisione della Venezia Giulia in due zone (A- alleata e B- jugoslava) dopo la II guerra mondiale. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/ff/Territorio_libero_di_Trieste_carta.png

Euregio Tirolo, Alto Adige, Trento

La collaborazione che lega le tre comunità riguarda economia, trasporti (progetto del tunnel di base al Brennero), ricerca (iniziative congiunte delle tre università), cultura (ad esempio, alla grande mostra storica Landesausstellung 2000), istruzione e formazione (classi bilingui), ambiente, turismo, comunicazione e altri aspetti sociali.

Tra le finalità principali dell'Euregio vi è la promozione di un contesto di sviluppo sostenibile che tenga conto delle condizioni naturali e ambientali e della particolare sensibilità del territorio alpino. L'intervento a tutela degli interessi delle regioni alpine e della loro popolazione - come recita il manifesto delle Alpi approvato a San Michele all'Adige, in provincia di Trento, il 26 gennaio 2001 - è l'espressione di un'azione basata sul principio di sussidiarietà che mira ad affidare agli abitanti del territorio alpino, e quindi non a soggetti esterni, la gestione del loro territorio.

"Terra in montibus" in latino o "Land im Gebirge" in tedesco: queste le antiche denominazioni della vasta area geografica che, fino alla vigilia della prima Guerra mondiale, comprendeva oltre all'omonimo Land austriaco (Nordtirol) anche l'Alto Adige (Mitteltirol) e il Trentino (Südtirol, denominazione che in seguito passò al territorio di Bolzano). Una terra che vide il sorgere degli indipendenti principati vescovili di Trento e Bressanone, la lunga esperienza dei rapporti degli stessi con i Conti del Tirolo prima e con la casa d'Asburgo poi, il Land Libell dell'imperatore Massimiliano I.

La cartina mostra i confini dell’impero asburgico nel 1867. Si vede che il Tirolo è un’unica regione all’interno dei confini dell’impero Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: La cartina mostra i confini dell’impero asburgico nel 1867. Si vede che il Tirolo è un’unica regione all’interno dei confini dell’impero.
Confini dell’Italia alla fine della I guerra mondiale. La cartina mostra che una parte del Tirolo viene assegnata all’Italia Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: Confini dell’Italia alla fine della I guerra mondiale. La cartina mostra che una parte del Tirolo viene assegnata all’Italia.

Comunità di lavoro Alpe-Adria

I primi enti regionali a far parte della comunità di lavoro furono Baviera (Germania); Friuli-Venezia Giulia e Veneto (Italia); Carinzia, Alta Austria, Stiria e Salisburghese (Austria); Slovenia e Croazia (allora facenti parte della Jugoslavia, oggi indipendenti). Si sono poi aggiunte le province ungheresi di Baranya, Somogy, Vas e Zala, la Lombardia e il länder austriaco del Burgenland; non ne fa invece più parte il Salisburghese. Oltre all’interesse per la tutela di uno spazio, le regioni che compongono Alpe Adria, desiderano discutere assieme le questioni relative all’assetto del territorio e alla tutela dell’ambiente.

Anche in questo caso si tratta di per lo più di territori, ad eccezione della Baviera, che hanno un passato comune all’interno dell’impero austro-ungarico.

Territori dell’Impero austro-ungarico prima della I guerra mondiale Clicca sull'immagine per ingrandire
Fonte: Territori dell’Impero austro-ungarico prima della I guerra mondiale. http://www.kaiserjaeger.com/it/TKJ/Interventi_militari/Prima_Guerra_M_t.htm

Di seguito si dà la descrizione, tratta dal sito della Comunità, di alcune regioni meno note allo studente italiano

La Contea di Vas (HU) ha una felice posizione geografica. Confina con due Paesi stranieri: l’Austria e la Slovenia. I confini interni collegano Vas alle Contee di Veszprém, Györ-Moson-Sopron e Zala. Dopo la caduta della cortina di ferro questa regione ha potuto approfittare di nuovo dei vantaggi legati alla sua favorevole posizione. Il 2,5% degli abitanti non è di nazionalità ungherese: sono croati, sloveni, tedeschi e vi é anche una minoranza rom

La Contea di Baranya (HU) è quella piú a Sud del Paese, i suoi confini naturali sono i fiumi Danubio e Drava, il suo territorio, dove vivono 402 mila abitanti, é di 4487,4 km2, i. A Est confina con la Contea di Bács-Kiskun, a Sud con la Croazia. Il centro economico-sociale, culturale ed intellettuale dell’area Sud-Transdanubiana é la cittá di Pécs che ha 160 mila abitanti.

Il Burgenland (A) è il Land più orientale e anche più „giovane" dell’Austria: ha una superficie di circa 4000 m2 e la sua città capoluogo è Eisenstadt. Al centro della regione vi è il lago Neusiedl, l’unico lago di steppa dell’Europa Centrale. Il famoso Parco Naturale che si estende su entrambi i territori di Austria ed Ungheria, a cavallo dei due confini, ha un’autentica valenza transfrontaliera:

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